Ronaldo e Messi.
I due fenomeni del pallone.
Una valigia che è anche una scacchiera.
Una partita in perfetta parità.

 

È lo scatto del decennio, quello che ritrae assieme i due campioni del calcio, nella nuova campagna di Louis Vuitton, brand non nuovo a lasciare il segno tramite fotografie memorabili.  E infatti, la firma dietro a questi ritratti è sempre la stessa: Annie Leibovitz. È una vera leggenda vivente nel settore, ritrattista statunitense che ha collaborato con le più note riviste e le persone più influenti del tempo.

 

Forse non tutti conoscono il suo nome, ma non riconoscere nessuna delle sue foto più iconiche è quasi impossibile.

Lei ha immortalato – poche ore prima del suo omicidio – John Lennon nudo che abbraccia Yoko Ono, divenuta poi copertina di Rolling Stones nel 1981.

 

Annie Leibovitz – Rolling Stones, 1981

 

È lei ad essere stata incaricata delle fotografie della Regina Elisabetta II.

Annie Leibovitz - Queen Elisabeth II

Annie Leibovitz – 2007

 

È lei ad aver veicolato la resistenza del popolo ucraino immortalando l’unione e la speranza che che uniscono il presidente Zelensky e la moglie Olena.

Annie Leibovitz - Presidente Zelensky

Annie Leibovitz – Vogue, 2022

 

È lei ad aver consegnato alla storia, sempre per il mondo del pallone, la celebre foto di Pelè, Zidane e Maradona, intenti a giocare a calcio balilla.

Annie Leibovitz - Maradona, Pelè , Zidane

Annie Leibovitz – Lous Vuitton, 2010

 

Lei si cela dietro questi ritratti iconici, rappresentativi di diverse epoche.

Le sue fotografie si contraddistinguono per una carica emotiva ed espressiva unica nel suo genere.
Immagini che permeano le culture e si cristallizzano nel tempo, sono veri e propri “racconti visivi” che ci lasciano un’eredità preziosa.

Una citazione ci fa capire il modo in cui Leibovitz lavora, come interpreta il suo ruolo e l’oggetto del suo studio: “Quando dico che voglio fotografare qualcuno, significa, in realtà, che vorrei conoscere qualcuno, consultarne la personalità. Per realizzare il miglior scatto possibile devo calarmi nel contesto, nella situazione. La fotografia perfetta immortala ciò che ti circonda, un mondo di cui divieni parte”.